Wednesday, August 10, 2011

Londra brucia, un'altra volta

Ormai non conto piu' le volte che ho visto Londra (ed altri posti del Regno Unito) bruciare... Nei primi anni 90 con l'IRA, ho perso anche l'ufficio in un'esplosione, con le proteste contro la Poll-tax, risolte poi con la sostituzione della tassa con la Council Tax (che sarebbe la stessa cosa ed e' ancora vigente), i famosi joy riders, gli scontri e le ribellioni delle carceri, gli incidenti di Salford, quelli di Leeds del 95, Bradford 10 anni fa, quelli dell'Irlanda del nord in varie occasioni... E, ahime', ne vedremo ancora..

Una delle prime cose che notai quando arrivai in questa che considero la mia patria adottiva dopo aver vissuto od avuto il centro dei miei interessi ed affetti qui' per oltre 20 anni, fu il vedere che ad un ritardo non annunciato di un treno o la cancellazione completa del servizio, i signori inglesi non venivano per niente smossi... Insomma la flemma e la freddezza degli inglesi andava oltre ogni immaginazione, mentre io, terrone, non facevo altro che imprecare ed incazzarmi contro il disservizio offerto da questa nazione, nonostante dei costi esorbitanti dei servizi offerti.

Gli inglesi, la societa' inglese, e' una pentola a pressione. Basta una scusa qualunque per farla esplodere e, l'esplosione, cosi' come avviene in tutto il mondo, parte dai settori piu' poveri od emarginati della societa'. Certo, esiste lo sport nazionale dell'ubriacarsi, vomitare a destra ed a manca, anche rompere qualche vetrina ma i "riots" la guerriglia cittadina e' tradizione non costante di questo paese che, quando si sente represso per troppo tempo poi ha bisogno di uno sfogo. L'hooliganesimo era una chiara valvola di sfogo di alcuni settori della societa', poi questo e' stato represso dal governo della Thatcher in quanto esportava un'idea non "perbene" della societa' che invece, prigioniera del mutuo e dei debiti, lavorava perche' non poteva permettersi il lusso di protestare.

A differenza di altri Paesi europei, l'opinione pubblica, qui', e' sempre dalla parte delle vittime che, nel caso di questi giorni, sono i negozianti, le persone che hanno perso casa, lavoro, capitale ed affari.

Qui conta poco essere di destra e di sinistra, qui la gente che lavora ottiene sempre la solidarieta' a dispetto di chi non riconosce e rispetta il diritto degli altri. Lo abbiamo visto anche con il personaggio che ha cercato di tirare una torta in faccia a Murdoch, personaggio questo unanimamente condannato [ed odiato] a seguito delle intercetazioni illegali ai personaggi famosi o nella cronaca dei tabloid. I problemi della societa' inglese sono vari e complessi e trovo che le analisi lette in giro, soprattutto sui giornali italiani, siano tutte giuste e sbagliate allo stesso tempo perche' si misura sempre il sistema a noi sconosciuto utilizzando un metro proprio ed a noi piu' familiare. Secondo qualcuno si tratta di scotnri razziali, secondo alcuni e' un discorso di status sociale, secondo alcuni si tratta di scontri alle periferie dell'impero, secondo altri e' la colpa del governo Lib-Con... Insomma tutto giusto e tutto sbagliato allo stesso tempo. Il problema grosso e' che la societa' inglese e' moto sfaccettata ed il divario tra le classi, lo status sociale, i privilegi dei vari gruppi e' enorme, troppo, e tutto ed il contrario di tutto e' vero.

Non sara' l'ultima volta che il Regno Unito brucera' e non sara' l'ultima volta che queste situazioni saranno strumentalizzate dai partiti di estrema destra, da chi e' contro gli immigrati, da chi e' contro il governo, da chiunque abbia un interesse personale affinche' questi scontri avvengano, non ultimo gli sciacalli stessi che finalmente trovano sfogo attraverso la valvola dello sfasciatutto.

Resta solo una certezza: gli inglesi non perdonano i fuorilegge. Mai!

1 comment:

luigir said...

come dicevo, i motivi sono troppo vari ed ecco che la BBC ha trovato almeno 10 motivi...http://www.bbc.co.uk/news/magazine-14483149